Promosienarezzo coordina la partecipazione delle aziende del settore agroalimentare alla Fiera IFE Londra,25 - 27 marzo 2024 organizzata da ICE Agenzia.
Perchè partecipare
Il Regno unito è strutturalmente un importatore netto di prodotti agroalimentari. La bilancia commerciale per i prodotti agroalimentari, bevande e tabacco mostra un deficit di 32 miliardi di sterline nel 2022, con un deterioramento del 30% rispetto al 2021.
Il Regno Unito importa circa il 42% del cibo che consuma. Il valore delle esportazioni di alimenti e bevande è stato nel 2022 di oltre 25 miliardi di sterline, con un incremento del 22% rispetto all’anno precedente. L’incremento dell’export in valore è viziato dall’alto tasso di inflazione registrato nell’anno, tuttavia, anche i volumi hanno segnato crescite consistenti per i principali prodotti esportati, ad eccezione delle carni (-4%), prodotti ittici (-5%) ed oli e grassi, sia animali che vegetali (-3%). Il 55% delle esportazioni è rivolto al mercato dell’Unione Europea.
Il principale partner commerciale del Regno Unito, dal lato dell’export, è l’Irlanda, con una quota in valore del 16%, seguita da Francia (11%), Stati Uniti (10%), Paesi Bassi, Germania, Spagna, Belgio, Cina, Australia ed Italia che si colloca in decima posizione, con una quota prossima al 2% del totale.
L’Unione Europea è il principale fornitore di prodotti agri-food, con una quota del 71% seguita, a distanza, da USA, Cina, Brasile, Thailandia e Sud Africa. L’export dell’UE, pari a 41 miliardi di sterline, rappresenta il 21% dell’export complessivo dei 28 paesi, per cui il Regno Unito rappresenta il principale mercato di sbocco, seguito dagli Stati Uniti. Guardando ai singoli paesi membri, i Paesi Bassi sono il principale fornitore del Regno Unito, con una quota del 13%, seguiti da Francia (10%), Irlanda (9%), Belgio, Spagna e Germania (ciascuno intorno al 7%) e Italia, in settima posizione, che copre oltre il 6% dell’import britannico.